Cofidis e prestiti senza busta paga

Quando si parla di Cofidis parliamo di Credito al Consumo in Europa. Si tratta di un gruppo che vanta oltre 30 anni di esperienza è il quarto gruppo bancario francese, con di più di 4.000 filiali e Argosyn, un esperto della vendita a distanza. Chi cerca una buona solidità può affidarsi a questa realtà finanziaria che da tutti è presa come modello per la grande rapidità e per la serietà con cui può proporre soluzioni di credito al consumo, tanto che la presenza europea si sviluppa rapidamente in tutta Europa. Cofidis rappresenta quindi anche la soluzione ideale per coloro che non hanno una busta paga.

Sono oltre 20 anni che anche tantissime persone contano sul lavoro di Cofidis e sulle sue soluzioni, che sono studiate per permettere a chiunque di realizzare ciò che ha in mente. In più c’è da

Prestiti cambializzati per cattivi pagatori e protestati: perchè richiederli?

La richiesta di un prestito è qualcosa che solitamente, almeno una volta nella vita, capita davvero a chiunque. Richiedere un prestito infatti è un modo per ottenere una somma, grande o piccola che sia, che potrebbe tornarvi utile per sostenere delle spese improvvise, per acquistare un immobile, per attuare dei progetti, o ancora per fare un viaggio, sostenersi negli studi o provvedere all’acquisto di beni e servizi. Richiedere un prestito è anche un processo piuttosto semplice, ma potrebbe diventare complicato se fai parte di determinate categorie di soggetti. 

Tra questi ci sono sicuramente i protestati e i cattivi pagatori. Di chi parliamo?

I cattivi pagatori sono tutti coloro che, dopo aver ottenuto un prestito o un finanziamento, hanno mantenuto una condotta irregolare nel rimborso del prestito; ciò significa che sono venuti meno all’impegno di rimborsare il prestito nei modi concordati

La Cessione del Quinto per pensionati: perchè potrebbe essere conveniente?

I prestiti per pensionati sono una delle categorie di prestiti più popolari e diffusi negli ultimi anni; in effetti grazie all’introduzione di norme e di requisiti meno rigidi per quanto riguarda la richiesta di questi prestiti, oggigiorno è possibile ottenerli anche per soggetti, come appunto i pensionati che magari non presentano i classici requisiti solitamente richiesti in fase di domanda del prestito. Sono infatti ormai moltissimi gli istituti di credito e le banche che prevedono tutta una serie di prodotti, dedicati alla concessione di credito, che sono pensati proprio per i pensionati. Negli ultimi anni per esempio sta prendendo sempre più+ piedi tra i pensionati la richiesta della Cessione del Quinto. Di cosa si tratta?

I prestiti con Cessione del Quinto sono una particolare tipologia di prestito che prevede delle caratteristiche abbastanza diverse da quelle dei finanziamenti tradizionali. Infatti, come

Prestiti immediati: come avvengono? Quali sono i tempi per ottenere un prestito rapido e immediato?

I prestiti immediati ci sono, e possiamo anche ottenerli piuttosto facilmente anche se siamo dotati di poche garanzie da presentare. Sono dei prestiti che generalmente coprono un eventuale bisogno istantaneo di liquidità, non vanno a coprire cifre troppo alte, quindi più la cifra sarà contenuta e più saranno tranquillamente elargiti senza alcun problema.

Questo tipo di prestiti sono effettivamente figli della nuova economia, molto più fluida di un tempo, ma anche figli del sistema che è entrato in crisi, e che spesso per vari motivi può costringere il richiedente a servirsi di un servizio che sia immediato e senza problemi. Generalmente anni fa si chiedevano prestiti per l’auto o per la casa o anche per dei lavori di ristrutturazione molto complessi, ad oggi è molto più usuale richiedere un finanziamento anche per cifre più basse, a patto che sia di

Perché sottoscrivere un prestito con delega

Come è possibile leggere sul sito internet Iprestitidelega.it, l’iter da seguire per richiederne uno non è semplice né tanto meno veloce. Ci vogliono molti documenti anche solo per avviare la pratica di richiesta, e dobbiamo fornire alla banca tutta una serie di documenti atti a dimostrare che le condizioni siano favorevoli. Inoltre i costi di estinzione del debito sono alti, e possono impegnare quasi la metà della nostra entrata mensile. Allora perché dovremmo volerne sottoscrivere uno?

Le motivazioni che possono spingerci a orientarci su questo tipo di prestito possono essere varie, tuttavia è bene dire che tale scelta può risultare intelligente e vantaggiosa solo se ci troviamo in una delle seguenti situazioni:

      Abbiamo bisogno di una somma di denaro cospicua, di solito fino ai 100.000 euro, che con un normale finanziamento impiegheremmo molti decenni a restituire (e non

Prestiti tra privati: attenzione alle truffe

La grande crescita dei prestiti tra privati, noti anche come Peer-to-peer o social lending, va vista sicuramente con soddisfazione dai consumatori, in quanto aggiunge una freccia al loro arco quando si tratta di cercare soluzioni creditizie.

Va però sottolineato come quando ci si accosta alle piattaforme che lo offrono occorre fare estrema attenzione. Nel corso degli ultimi anni, infatti, è andato aumentando in maniera esponenziale il numero di truffe che sono architettate proprio prospettando prestiti tra privati che invece nascondevano esclusivamente la voglia di estorcere soldi a utenti alla ricerca di finanziamenti convenienti. Il grimaldello per ingannare le persone utilizzate sono contratti falsi in cui, società non autorizzate ad operare in tale veste vanno a stipulare accordi l’unica finalità di farsi pagare un anticipo o spese di istruttoria senza poi concedere alcun prestito.

 

I segnali

Il ritorno dei giovani italiani nei campi è ormai una realtà

Le difficoltà sempre più notevoli proposte dal mercato del lavoro a coloro che hanno tra i 18 e i 40 anni, hanno spinto sempre più persone ad optare per un ritorno nei campi, anche In italia. Si tratta di un fenomeno sempre più ampio, osservato con naturale curiosità da una società che con la rivoluzione industriale e il boom economico aveva visto spopolarsi i campi a vantaggio degli uffici e delle fabbriche posizionate nelle grandi aree urbane del Paese.

Una evoluzione che è peraltro stata accompagnata dalla leva creditizia, con un notevole aumento dei prestiti in favore dei giovani che scelgono questa strada. 

Nel corso del 2017, però, era stato osservato come le banche tendessero a negare prestiti alle imprese guidate da giovani agricoltori con un ritmo molto più elevato di quello riservato alle altre aziende agricole:

Crediti incagliati quasi a quota 80 miliardi

Quello dei crediti incagliati è un notevole problema per il sistema bancario tricolore. Nella pancia degli istituti creditizi del nostro Paese, infatti, giacciono quasi 80 miliardi di debiti che difficilmente le banche potranno riscuotere. Crediti concessi a clienti che non sono riusciti a ripagare il piano di rientro concordato a livello contrattuale e che vengono quindi immessi in pacchetti da vendere in blocco. 

In gergo bancario sono chiamati crediti «unlikely to pay», in italiano «inadempienze probabili», e rappresentano i finanziamenti verso aziende che si trovano in difficoltà finanziaria più o meno ampia. Non ancora decotti, come quelli che le banche catalogano alla stregua di «sofferenze», ma neanche sani. In pratica le aziende che dovrebbero ripagarli sono ancora in vita e a volte in grado di risanarsi con il trascorrere del tempo. Nel corso del 2018, ad esempio,

Il risparmio degli italiani continua a crescere

Mentre imperversano le polemiche sui conti pubblici, l’Italia si scopre sempre più liquida. In base agli ultimi dati forniti da Bankitalia a fine 2018 sui conti correnti delle banche italiane sono presenti quasi 1.400 miliardi di euro. Un dato enorme e sorprendente, se si considera che questo stock di valuta ha subito un aumento di circa 300 miliardi dal 2008, anno in cui è scoppiata la crisi dei mutui Subprime, con conseguente gelata dei consumi.

Si tratta di un dato abbastanza stupefacente, soprattutto alla luce del fatto che per effetto delle politiche monetarie della Banca Centrale Europea, i tassi di interesse sono praticamente bloccati da anni su livelli prossimi allo zero. In pratica chi mette soldi su un conto corrente deve rassegnarsi a vederne il deperimento nel corso degli anni, alla luce del fatto che detenerne

 Mutui, ora è più conveniente il tasso variabile

Gli italiani che contraggono mutui per l’acquisto della casa, da sempre scelgono il tasso fisso. Una decisione che era del tutto logica nell’epoca in cui il nostro Paese era preda di una spirale inflazionistica molto alta, ma che nel corso degli ultimi anni ha via via perso di senso. Ormai da anni, infatti, le scelte di politica monetaria della Banca Centrale Europea hanno portato il costo del denaro a zero o quasi.

In base alle rilevazioni degli ultimi anni, il 90% dei mutui erogati nel periodo preso in considerazione è a tasso fisso; il restante 10% va a dividersi tra mutuo a tasso variabile, tasso variabile con CAP (in cui il tasso di interesse non può salire oltre un determinato valore) e misto.

Un controsenso, in quanto secondo molti analisti, proprio il perdurare dei tassi a livelli